Storia e attività della Biblioteca

A partire da lunedì 14 dicembre 2020, esclusivamente su appuntamento, Biblioteca, Archivio e Fototeca dell’Accademia dei Georgofili hanno riaperto al pubblico per il servizio di consultazione (da lunedì a venerdì).

Attualmente la Biblioteca dispone di un totale di circa 92.000 titoli fra monografie, opuscoli, periodici. Il catalogo online restituisce i dati immessi a partire dal 1992. 

L’intenzione di conservare "fogli" e "Gazzette" per metterle a disposizione "di ognuno che voglia profittarne", fu manifestata dai Georgofili fin dall'inizio della propria attività. Già Ubaldo Montelatici dal 1753 al 1767 aveva dato segno di questa volontà redigendo l’Inventario di libri, carte, macchine, mobili e masserizie di proprietà dell’Accademia.

Per meglio rispondere a questo intento, nel 1775 venne affidata a Giovanni Gaspero Menabuoni, prosegretario degli Atti e bibliotecario alla Libreria Magliabechiana, la cura della documentazione, nonché il compito di custodirla in luogo adatto onde ne fosse possibile la consultazione.

Negli anni successivi, le sorti della biblioteca furono strettamente connesse alla mancanza di una sede stabile e definitiva. Fu solo nel 1778, che anche la biblioteca poté ricevere una degna sistemazione e ritrovare la sua unità, quando il Granduca concesse all’Accademia un apposito spazio attiguo alla "Sala delle Adunanze" in Palazzo Vecchio.

Con il tempo la biblioteca andò sempre più organizzandosi. A Pietro Bigazzi si deve il primo catalogo sistematico dei fondi librari, stampato a Firenze nel 1863.

Nel 1993 un gruppo di bibliotecari fiorentini ha curato la stesura del catalogo del Fondo Antico, pubblicato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato nel 1994.

Nel 1996 è stata acquisita la Biblioteca del REDA (Ramo Editoriale degli Agricoltori) e la sua bella Fototeca, costituita da diciottomila volumi circa e da quasi centomila illustrazioni (tra foto, diapositive e disegni). Questa importante raccolta, specializzata in tematiche attinenti l’agricoltura, era stata destinata alla vendita all’asta, a seguito della messa in liquidazione dei beni della ex Federconsorzi. Grazie al tempestivo e lungimirante intervento della Cassa di Risparmio s.p.a. di Firenze, i Georgofili hanno potuto disporre dei mezzi finanziari per partecipare alla gara di aggiudicazione.

Nel corso degli anni si sono poi aggiunte ulteriori importanti acquisizioni come il Fondo Cavallaro ed il Fondo Garavini.

Attualmente la Biblioteca dispone di un totale di circa 92.000 volumi fra monografie, opuscoli, periodici ed è fornita di catalogo on-line.

Oltre che nella sede accademica la Biblioteca è sistemata nella "dipendenza" (in P.zza Alberighi).