Sviluppo e Barriere al commercio internazionale del vino: EU - Cina - Russia

Organizzatori: Accademia dei Georgofili in collaborazione con Foragri, Accademia Italiana della Vite e del Vino, UNASA

La partecipazione è riservata a coloro che si saranno registrati entro venerdì 24 novembre a cinzia@quantobasta.biz

Le iscrizioni saranno accettate compatibilmente con la capienza della sala.


Negli ultimi dieci anni si è registrato il massimo flusso di vino oggetto di commercio internazionale. Dall’inizio degli anni Duemila lo scenario internazionale degli scambi vinicoli tra Europa e Resto del Mondo è stato dominato dagli Stati Uniti d’America ma è cresciuto, con proporzioni altrettanto importanti, l’interesse commerciale di nuovi Paesi quali Cina e Russia.

Lo sviluppo ha richiesto una maggiore intensificazione delle trattative da parte delle Organizzazioni mondiali del commercio che hanno contribuito alla progressiva riduzione delle tariffe nel settore vitivinicolo. Persistono, tuttavia, e anzi tendono a rafforzarsi, nuove forme di barriere agli scambi di tipo tecnico (non tariffarie), a cui i governi fanno un crescente ricorso per proteggere i mercati nazionali.

Queste misure sono divenute subdoli ostacoli spesso difficili da rimuovere, con costi crescenti per le imprese, che presentano sempre maggiori difficoltà per muoversi nel labirinto informativo che caratterizza le transazioni internazionali.

Il loro superamento rappresenta quindi una sfida importante per il sistema commerciale multilaterale contro ogni forma di moderno protezionismo. La formazione di competenze nell’export vinicolo, la preparazione e l’aggiornamento delle risorse umane degli attori del sistema diviene dunque il fattore competitivo per un’efficace politica di sviluppo.

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