Ricreare la rete nazionale della vivaistica forestale


L’Accademia dei Georgofili attraverso uno specifico documento di sintesi elaborato dal Gruppo di Lavoro sulla “Strategia Forestale Nazionale”, evidenziava, tra i punti di attenzione, l’importanza dell’attività vivaistica forestale, settore su cui investire con celerità per poter disporre di materiale di propagazione certificato da impiegare nel diffusamente auspicato miglioramento qualitativo dei nostri boschi. In questo senso, veniva anche fatto proprio l’obiettivo di promuovere e favorire il dialogo tra “vivaismo forestale” e “vivaismo ornamentale”, in quanto ambedue gli ambiti sono caratterizzati da aspetti sovrapponibili ed aspetti fortemente differenziati; è necessario tener conto che il vivaismo forestale, che nel passato è stato di riferimento esclusivo pubblico, si è progressivamente dissolto e reso quasi inesistente, mentre le aziende vivaistiche private hanno, ad oggi, scarsa esperienza nel campo del settore strettamente forestale.
L’Accademia dei Georgofili, in collaborazione con Accademia Italiana di Scienze Forestali, Fondazione Alberitalia, ANARF e le Associazioni vivaistiche italiane, ha organizzato questa Giornata di studio con l’obiettivo di indicare le possibili soluzioni a specifiche e prioritarie tematiche del settore tra le quali: il riordino delle aree di provenienza del materiale di propagazione e la definizione degli aspetti gestionali delle stesse; l’implementazione di una normativa per il controllo e la certificazione delle qualità intrinseche ed estrinseche del materiale di propagazione e dello stato fitosanitario di questo; la realizzazione di una rete di vivai forestali (pubblici e privati) progettati e realizzati sulla base di strategie moderne di coltivazione, nonché di una gestione che favorisca le necessarie procedure amministrative; la formazione tecnica degli addetti (imprenditori vivaisti e loro manodopera) e di nuove professionalità attraverso il coinvolgimento delle strutture di istruzione pubbliche e delle organizzazioni professionali; il rafforzamento del ruolo della Commissione tecnica ministeriale, avente l’obiettivo di coordinare le diverse iniziative e competenze, assicurando il coordinamento con le Regioni e Province Autonome.

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