Resilienza, circolarità e sostenibilità in agricoltura

I Georgofili in previsione del vertice dei Ministri dell’agricoltura del G20

L’agricoltura ha attraversato diverse fasi di cambiamento ed è oggi impegnata in una transizione radicale verso un sistema circolare, solido e resiliente basato su processi produttivi che permettano di migliorare la sostenibilità dell’attività agricola. Il consumatore è sempre più orientato a prodotti che garantiscano non solo la qualità e la sicurezza alimentare ma anche la compatibilità ambientale e il benessere animale.
Il principio dello sviluppo sostenibile rivendica il suo ruolo di leading concept, così come la sostenibilità tridimensionale, ambientale, economica, sociale, è il filo rosso che lega le più recenti linee di indirizzo che l’ONU ha formulato nell’Agenda 2030, e, a cascata, l’Unione Europea ha accolto nel disegno dell’European Green Deal e del Next Generation EU (EGEU), e l’Italia ha fatto proprie nel PNRR.
Sul fronte della produzione, l’agricoltura circolare rappresenta una possibile chiave evolutiva perché, in principio, permette di ridurre gli sprechi, di rispettare l’ambiente e di creare nuovo valore aggiunto lungo la filiera produttiva. In questo contesto all’agricoltura, articolata in filiere agro-alimentari sostenibili, è riservata una posizione strategica come strumento attraverso il quale garantire un equilibrato bilanciamento tra le catene di approvvigionamento, i modelli di consumo, i limiti del pianeta e la salute umana, nella moderna dimensione del One Health.

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