Olivicoltura oggi e domani: tradizionale, intensiva, superintensiva. Opportunità e criticità a confronto nei vari contesti


L’olivo e il suo olio sono da migliaia di anni elementi di grande valore nella agricoltura, nella cultura, nel paesaggio, e nella dieta mediterranea. Pur mantenendo una sua valenza tradizionale, ora più che mai la coltivazione dell’olivo si sta modificando e evolvendo; cambiano infatti, la geografia e la territorialità, le tecniche di coltivazione, gli stili di vita, il mercato, anche in relazione al cambiamento globale e alle condizioni climatiche. Si presentano quindi nuove sollecitazioni cui occorre rispondere sotto l’aspetto tecnico e produttivo. Formulare però una “ricetta” che funzioni bene per tutti gli areali, per tutte le finalità produttive e paesaggistiche, per tutte le condizioni pedologiche e climatiche, non è possibile. È invece possibile e necessario confrontarsi su questi temi nonché condividere studi ed esperienze in modo da favorire un migliore approccio tecnico-scientifico alla realizzazione di nuovi impianti olivicoli, così come al ripristino produttivo di quelli esistenti. Con l’intento di mettere scienza e tecnica al servizio del comparto olivicolo, l’Accademia dei Georgofili e il Collegio Nazionale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, avviano un ciclo di incontri sull’olivicoltura, partendo da questo primo evento dedicato al raffronto tra tipologie di impianto tradizionali e moderne, per poi affrontare gli ulteriori e molteplici aspetti che caratterizzano il comparto. 

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