Le problematiche del controllo della fauna selvatica in rapporto al territorio e alle attività antropiche

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La giornata è organizzata dall’Accademia dei Georgofili in collaborazione con il Collegio Nazionale Agrotecnici e Agrotecnici Laureati, con l'intento di fornire ai professionisti e a tutti coloro che sono interessati ad approfondire la tematica, un contributo alla gestione faunistico venatoria e agli aspetti giuridici connessi derivanti dagli applicativi Regionali e Nazionali. La crescita esponenziale degli ungulati, tra questi soprattutto il cinghiale, è tra le maggiori cause dei disagi e dei danni  che si registrano soprattutto a scapito del comparto primario. Ne deriva la necessità di approfondire i criteri per la gestione del territorio arrivando all’individuazione delle responsabilità in ordine alla prevenzione e al ristoro dei danni provocati dalla fauna selvatica. Oltre agli aspetti economici immediati, legati ai danni che si ripercuotono sulle imprese agricole e forestali, si avverte una crescente pressione sugli ecosistemi, sia agricoli che forestali, i cui effetti avversi si manifesteranno nel comparto vegetale e su quello animale in periodi medio/lunghi. Emerge anche l'esigenza di accertare, in maniera precisa e univoca, la natura giuridica degli Ambiti Territoriali di Caccia individuando, in questo scenario, anche l’esatta e corretta applicazione dell'obbligo indennitario che grava sugli stessi. Tutto questo in un contesto dove la peculiarità della fauna selvatica resta quella di spostarsi sul territorio in condizioni di libertà, con l'esigenza di ridefinire le azioni necessarie per il raggiungimento di un equilibrio tra fauna generale e fauna di specie, rispetto al territorio e alle attività antropiche. 

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