Magazzino Toscano
Nel 1770 per i torchi di Pietro Gaetano Viviani usciva a Firenze il tomo primo parte prima (volume 1.) del Magazzino Toscano
Di quest’Opera ne sarà pubblicata ogni tre Mesi una Parte, e quattro di quelle formeranno alla fine dell’Anno un Tomo completo.
L’Associazione alla medesima è di dodici Pavoli all’Anno, o sia di Lire otto Fiorentine, pagabili al ricevimento d’ogni prima parte di Tomo, ed è dispensata in Firenze dai Signori Vincenzio Landi Libraio alla Condotta, e Giuseppe Vanni Mercante dirimpetto i Padri Scolopi nel Corso.
I soprammentovati Signori Landi, e Vanni non solo riceveranno le Associazioni, ma tuttociò ancora, che i Letterati, tanto Esteri, che Nostri, gradissero comunicare agli Autori di quest’Opera in vista di esservi inserito.
Ai Signori Associati è questa medesima distribuita legata alla rustica Francese
Così si legge nell'Avviso posto in fine al volume.
“ Magazzino” come tribuna destinata ad accogliere molteplici e svariati scritti, alla stregua dei depositi (“magazzini” appunto) in cui “i particolari” ripongono e conservano le loro cose più preziose, come ebbe a scrivere Marco Lastri nel volume 20. del Magazzino Toscano.
Saverio Manetti, in quegli anni Segretario degli Atti dell'Accademia dei Georgofili, fu l'anima del periodico e il suo nome per esteso o il più sovente indicato con le sole iniziali è l'unico che compare nei volumi a siglare le dedicatorie (a parte il caso isolato delle iniziali “M.L.” ad indicare Marco Lastri che compaiono soltanto in un paio di volumi)
I Compilatori facevano tutti parte dell'ambiente culturale tecnico scientifico della Firenze di metà Settecento e l'Accademia dei Georgofili, luogo per eccellenza deputato ad accogliere gli studi agrari e scientifici, costituì la fonte privilegiata alla quale gli Editori si rivolsero per attingere testi da pubblicare sulle pagine del nuovo periodico.
Così molte delle Memorie lette ai Georgofili finirono stampate nel Magazzino Toscano e non è raro incontrare in alcune di esse, restituite dalla tipografia all'Accademia, le tracce del lavoro tipografico. Così è per la Memoria di Antonio Durazzini Memoria sull'albero detto volgarmente Iulibrissin letta ai Georgofili il 5 agosto 1772 (Archivio Storico, Busta 56.27) che reca a margine di alcune carte le impronte lasciate dalle dita sporche di inchiostro di stampa del compositore o dell'addetto all'inchiostratura.
Numerose furono le Memorie pervenute ai Georgofili e destinate alla stampa sulle pagine del Magazzino Toscano e del Nuovo Magazzino Toscano e il confronto fra l'Inventario dell'Archivio storico dell'Accademia e i saggi apparsi sul periodico, consentono di affermare che molti dei manoscritti dati alla stampa furono poi restituiti ai Georgofili.
Non fu però così per altre Memorie che pervenute manoscritte ai Georgofili e consegnate alla stampa, non ritornarono mai in Accademia e ad oggi non sono rintracciabili nel suo Archivio Storico.
Con il volume 31. (1777) si chiudeva la prima serie del periodico ed aveva avvio la successiva con il titolo del periodico mutato in Nuovo Magazzino Toscano.
La numerazione dei volumi inaugurava una nuova sequenza che proseguiva fino al volume 9. (1782) quando la pubblicazione cessava.
In occasione della mostra allestita presso l'Accademia dei Georgofili (17 marzo-16 aprile 2010) è stato elaborato un saggio storico bibliografico sul periodico ed è stata realizzata da parte degli Autori del saggio (Lucia Bigliazzi e Luciana Bigliazzi) la catalogazione informatizzata degli scritti apparsi sul Magazzino Toscano che confluiranno nel catalogo informatizzato della Biblioteca.
Saggio storico bibliografico
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del "Magazzino Toscano" e del "Nuovo Magazzino Toscano"
Catalogo on line degli articoli del "Magazzino Toscano" e del "Nuovo Magazzino Toscano"
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