Dei fiori e dei giardini. Immagini, studi e ricerche, architettura

Mostra

Inaugurazione lunedì 2 aprile alle ore 12.00
La mostra è aperta fino a venerdì 18 maggio, dalle ore 15 alle ore 18 (lunedì-venerdì).

IX SETTIMANA DELLA CULTURA (11-19 Maggio 2007)

Passando di volta in volta attraverso concezioni culturali e filosofiche estremamente diversificate, i giardini ed il loro contenuto – i fiori - rappresentano, insieme agli orti, il più bel frutto della stretta collaborazione fra l’uomo e la natura.
I Georgofili, da attenti osservatori, mossi sempre da un radicato spirito scientifico, mai abbandonarono la loro attenzione nei riguardi di un così importante “oggetto economicamente considerato” e ne furono sempre vivaci propugnatori, cercando di farsene portavoce presso coloro che sia dall’uno che dall’altro, ne avrebbero tratto dei vantaggi.
Più degli Atti (voce ufficiale dell’Accademia dal 1791) un ruolo significativo ebbe al riguardo il Giornale Agrario Toscano sulle cui pagine Cosimo Ridolfi nel 1846 perorava l’emulazione in Toscana di quelle Società per la cultura dei fiori già costituitesi in altre parti d’Italia.
Il progetto, pur sussistendo da vari anni, era ancora lontano dalla sua realizzazione e l’emerito Georgofilo tentava di infondere “un po’ d’energia verso uno scopo sì degno …, il quale – scriveva - è tutt’altro che futile ed ozioso, come troppo leggermente qualcuno va giudicando”.
Clima favorevole quello italiano, splendida la posizione geografica della Toscana; condizioni queste che favorivano la produzione di “una gran massa di fiori … tale da fare stordire” e della quale gli stranieri, ma anche una buona parte di italiani, rimanevano sorpresi. Ma in questo, come in altri campi, Ridolfi lamentava la scarsa qualità dei prodotti floreali ed era compito della scienza e della tecnica lavorare affinché anche questo importante ramo di attività assurgesse a livelli qualitativi concorrenziali.
Una Società di giardinaggio – intesa nella sua accezione più ampia come Società di Orticultura - sarebbe stata un buon primo avvio ed a tal fine, nel 1851, l’Accademia costituiva una Commissione avente il compito di individuare quali fossero i mezzi più idonei per favorire il giardinaggio in Toscana.
La Relazione finale della Commissione venne presentata da Antonio Salvagnoli Marchetti ed in essa era avanzata richiesta per l’organizzazione di una pubblica esposizione di fiori, ortaggi e frutti; era sollecitata la sperimentazione in un adeguato appezzamento di terra ed infine si richiamava l’attenzione sulla promozione di trattati elementari e pratici manuali ad uso anche della gente meno colta e preparata.
Dunque, quello dei fiori, dei giardini e degli orti, fu un interesse costante dell’Accademia dei Georgofili come fu sua cura raccogliere nel proprio Archivio Storico e nella propria biblioteca documenti manoscritti e volumi che trattassero dell’argomento.
Anche ad onore del bello. Infatti alcuni fra i documenti e molti fra i volumi propongono splendide iconografie nelle quali gli intenti descrittivi degli autore si fondono con la bellezza dei tratti.
La mostra ospitata nelle sale della Sede accademica è corredata di un catalogo a stampa.