Aggiornamenti sulla flavescenza dorata e i vettori coinvolti nella sua epidemiologia


La Flavescenza dorata si è diffusa in Europa e in Italia a partire dalla metà del secolo scorso grazie all’arrivo in Europa del cicadellide neartico Scaphoideus titanus, strettamente associato alla vite e vettore primario dei fitoplasmi “agenti” della malattia. Negli ultimi anni questa fitoplasmosi ha mostrato una preoccupante recrudescenza epidemica, verosimilmente dovuta a più fattori del sistema “vite-fitoplasmi-vettori” e alle sue interazioni con l’agro-ecosistema vigneto. Un ruolo non secondario rivestono i cambiamenti climatici e la contrazione della farmacopea ammessa dalla legislazione vigente. In considerazione dell’urgenza di fronteggiare questa nuova emergenza fitosanitaria, la presente giornata di studio, organizzata su proposta del Comitato Consultivo sui problemi della difesa delle piante, intende avviare un percorso di informazione e interlocuzione rivolto al mondo tecnico di settore, per promuovere il trasferimento alle aziende e al territorio sia dei risultati maturi della ricerca, sia degli indirizzi di “lotta obbligatoria”, definiti dai competenti servizi fitosanitari. Di fatto, i tecnici delle scienze agrarie, iscritti agli ordini e ai collegi di riferimento, sono riconosciuti da tempo come le figure più prossime a quelle del “consulente fitosanitario” previsto, con ampi compiti di sostegno e miglioramento delle aziende, dal quadro legislativo europeo volto a una progressiva riduzione dei prodotti fitosanitari di sintesi e alla diffusione di una “viticoltura di precisione”.

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