Premio Internazionale Soldera Case Basse - Edizione 2022

Il PREMIO INTERNAZIONALE SOLDERA CASE BASSE PER GIOVANI RICERCATORI intende sostenere i giovani ricercatori di tutto il mondo che dedichino studi al settore vitivinicolo in senso lato. Il Premio desidera attirare l’attenzione degli studiosi al fine di stimolare la ricerca e il miglioramento continuo su vari temi quali ad esempio la viticoltura, le tecnologie enologiche, le caratteristiche chimico-fisiche, le scienze sensoriali, come anche argomenti legati all’efficienza gestionale, alla competizione commerciale, alla logistica, alla comunicazione e così via.

Regolamento Edizione 2022
2022 Award regulations

Giudizio della Commissione – Edizione 2022

  • Sezione Viticoltura:

Nominativo vincitore: Viola Galli, Titolo contributo: “Indigenous Aereobasidium pullulans strains as Biocontrol Agents of Botrytis cinerea on Grape Berries”.

Valutazione: La sostenibilità è una priorità in viticoltura. Lo studio ha affrontato la problematica del biocontrollo di Botrytis cinerea mediante l’utilizzo di microrganismi “autoctoni” presenti nelle uve di un determinato territorio. Per un triennio è stata studiata l’efficacia di Aureobasidium pullulans confrontato con un prodotto commerciale, in un vigneto sito a Montalcino (SI) sottoposto a defogliazione precoce. Il ceppo autoctono è stato scelto tra i 58 individuati nel vigneto in cui è stata effettuata la prova. I risultati evidenziano l’efficacia del ceppo “autoctono”, peraltro, legata all’andamento climatico, confermano la potenzialità del biocontrollo per la gestione sostenibile del vigneto e mettono in risalto l’importanza di utilizzare la biodiversità presente in un territorio evitando, quindi, l’introduzione di microorganismi provenienti da altri territori. 

  • Sezione Viticoltura:

Nominativo vincitore: Lia Duarte, Titolo contributo: “QVigourMap: a GIS Open Source Application for the Creation of Canopy Vigour Maps”

Valutazione: In un contesto come quello dell’agricoltura 4.0, nel quale confluiscono conoscenze, competenze e tecnologie di diversa natura, la problematica della estrazione ed elaborazione dei dati rappresenta un tema attuale e di notevole rilevanza che richiede lo sforzo di cercare di omogenizzare e snellire il percorso attraverso il quale si passa dal dato grezzo a quello utile per assumere le decisioni operative. Nel lavoro l’applicazione open-source sviluppata dagli Autori, valutata su vite e mais, opera efficacemente proprio in questa direzione. La sua integrazione nel software Q GIS oggi uno dei più utilizzati e affidabili in campo Accademico e Professionale, rende l’applicazione proposta uno strumento di particolare rilievo.  Consente, infatti, di evitare impegnativi e dispendiosi passaggi di “pulizia” ed elaborazione delle immagini acquisite tramite UAV, di solito operati manualmente e che, inoltre, in viticoltura sono causa di errore e fornisce, al contempo, un valido supporto decisionale per le scelte agronomiche. La possibilità di operare su diverse soglie di vigore aumenta le possibilità operative dell’applicazione proposta. 

  • Sezione Enologia: Nominativo vincitore: Elia Gardoni, Titolo contributo: “Biological Deacidification Strategies for White Wines”.

Valutazione: Lo studio si poneva l’obiettivo di verificare l’influenza di diverse strategie di deacidificazione biologica sulla componente volatile e non, in mosti da uve Riesling della regione tedesca Rheingau. La ricerca ha pertanto confrontato l’effetto dell’uso combinato di Lachancea thermotolerans e Schizosaccharomyces pombe con quello ottenuto utilizzando solo S. pombe. I risultati hanno mostrato come S. pombe da solo ed in associazione con L. thermotolerans sia stato in grado di portare a termine la fermentazione alcolica e di degradare interamente la frazione di acido malico, dando buoni risultati anche dal punto di vista della frazione volatile e riportando i livelli di acido acetico nella norma. Il carattere di originalità dello studio è molto buono e i risultati mostrano chiaramente come S. pombe ed in particolare di S. pombe in associazione con L. thermotolerans potrebbe essere utilizzato nella produzione di vini a partire da mosti che presentano caratteristiche avverse al corretto svolgimento della fermentazione malolattica.

La Commissione ha ritenuto di non conferire nessun premio per la Sezione Marketing.