Premio Antico Fattore

Vincitori del Premio, Edizione 2021

Categoria: Letterario
Il Consiglio accademico non ha ritenuto meritevole di assegnazione del premio nessuno dei lavori presentati.

Categoria: Moderne tecnologie di gestione e difesa del vigneto
a Tommaso Frioni per il lavoro “Understanding kaolin effects on grapevine leaf and wholecanopy physiology during water stress and re-watering”, pubblicato su “Journal of Plant Physiology” con la seguente motivazione: L’Articolo pubblicato su “Journal of Plant Physiology” nel 2019, affronta, con rigore scientifico multidisciplinare, le implicazioni fisiologiche (fotosintesi e traspirazione) legate all’utilizzo del caolino su chiome di vite della varietà Sangiovese. I risultati indicano che il trattamento con caolino preserva la funzionalità della pianta tramite il contenimento della temperatura fogliare anche in situazioni di stress idrico elevato e per l’intera durata della stagione vitivinicola. L’elevata qualità scientifica del lavoro trova adeguata conferma nell’elevato Impact Factor della rivista.

Categoria: Biologia, genetica, chimica e biochimica vegetale, biologia molecolare per disegnare la vite del futuro
a Sara Buoso per il lavoro “With or without you: altered plant response to boron-deficiency in hydroponically grown grapevines infected by Grapevine Pinot Gris Virus suggests a relation between grapevine leaf mottling and deformation symptom occurrence and boron plant availability” pubblicato su “Frontiers in Plant Science” con la seguente motivazione: La pubblicazione, divulgata sulla rivista “Frontiers in Plant Science” nel 2020, approfondisce le conoscenze sulla malattia chiamata “maculatura e deformazioni fogliari della vite”, indagando sull’ipotesi che una carenza nutrizionale, e specificamente una scarsa biodisponibilità di boro nel terreno, possa essere correlata con la comparsa in campo dei sintomi della malattia. In effetti, lo studio, utilizzando un sistema idroponico per tenere sotto controllo la disponibilità di boro, ha dimostrato la correttezza dell’ipotesi formulata. In definitiva, i risultati suggeriscono come altri fattori abiotici possano interferire nell’interazione pianta-patogeno. L’originalità dell’ipotesi e la correttezza metodologica dimostrate nello svolgimento del lavoro trovano conferma nell’elevato Impact Factor della rivista.

Categoria: Pratiche enologiche: dalla gestione della cantina alle moderne tecnologie per migliorare la qualità del prodotto
a Maria Alessandra Paissoni per il lavoro “Role of anthocyanin traits on the impact of oenological tannins addition in the first stage of red winegrape skin simulated maceration” pubblicato su “Food Chemistry” con la seguente motivazione: Il lavoro pubblicato nel 2020 su “Food Chemistry”, amplia le conoscenze sulle relazioni tra diverse classi di tannini enologici e i profili antocianinici di molte varietà di uva a bacca rossa. La sperimentazione ha dimostrato che il tannino addizionato ha risultati diversificati in funzione della varietà d’uva impiegata, così suggerendo quale sia il tannino più adatto a fornire il profilo antocianinico desiderato. L’argomento affrontato è di sicuro interesse applicativo perché risponde all’esigenza di una enologia di precisione. In considerazione dell’elevato Impact Factor della rivista, la pubblicazione si pone sicuramente ai vertici dell’attenzione da parte della comunità scientifica internazionale.